Pubblicheremo l'autobiografia di Francis Chichester

Per la prima volta in Italia pubblichiamo l'autobiografia dell'aviatore e navigatore Chichester, la storia della sua barca Gipsy Moth IV.

Nato nel Devon, figlio di un pastore anglicano, Francis vive una giovinezza triste e misera. All’età di 6 anni viene spedito in collegio, dal quale non esce fino ad arrivare all’Università, il Marlborough College, che frequenta durante la Prima Guerra Mondiale. A 18 anni emigra in Nuova Zelanda, dove ottiene il brevetto di pilota e intanto, nello spazio di 10 anni, crea una prospera azienda nel settore minerario, del legno e delle costruzioni.

A causa delle enormi perdite subite dopo la Grande Depressione, è costretto a ritornare in Ingilterra nel 1929. Oltre a visitare la famiglia, deve ritirare un aereode Havillard DH 60 Moth, con cui prevede di volare indietro fino alla Nuova Zelanda, battendo il record di trasvolata in solitaria dall’Inghilterra all’Australia, che appartiene a Bert Hinkler. Il record gli sfugge a causa di problemi meccanici, ma compie l’impresa in 41 giorni. Dal momento che l’aereo non ha autonomia sufficiente ad attraversare il Mar di Tasmania, decide di montare dei serbatoi supplementari riuscendo così a completare la prima trasvolata dello stesso mare e ad essere il primo pilota ad atterrare sulle isole di Lord Howe e Norfolk. Qui l’aereo subisce dei danni e deve ripararlo con le sue mani e l’aiuto dei pochi isolani.

Durante la trasvolata applica innovativamente metodi marinari alla navigazione aerea, ad esempio seguendo la rotta magnetica senza correzioni poi, raggiunta la distanza stimata, vira controvento per trovare il punto d’arrivo. In questo modo riesce a trovare anche piccole isole nel grande oceano Pacifico. Per il viaggio Inghilterra - Nuova Zelanda, riceve il primo Trofeo in memoria di Amy Johnson.

A questo punto Chichester decide di circumnavigare il mondo in solitaria. Prende a prestito un paio di galleggianti dalle Forze Aeree neozelandesi e arriva in Giappone senza incidenti. Poi però, partendo dal porto di Katsuura Wakayama, non riesce a evitare dei cavi, precipita e si ferisce seriamente.

Durante la Seconda Guerra Mondiale serve le forze armate di Sua Maestà come esperto di navigazione. Scrive un manuale di navigazione aerea che aiuta i piloti d’aerei monoposto a trovare la rotta sopra l'Europa e poi la via di casa, basata su delle tabelle, ancora in uso oggigiorno, che si possono usare facilmente tenendole sulle ginocchia. Alla fine della guerra decide di restare in Gran Bretagna e acquista dalla Royal Air Force 15.000 mappe che avanzavano allo Stato Maggiore Aereo. Prima le usa per delle strane opere d’arte, poi invece ne crea una redditizia ditta per la produzione di mappe e strumenti di geodesia.

Nel frattempo gli interessi di Chichester si trasferiscono al mare. Organizza la prima regata transatlantica in solitario nel 1960, e la vince a bordo del Gypsy Moth III. Alla seconda edizione del 1964 arriva secondo. Come i suoi aerei, anche tutte le sue barche si chiameranno Gypsy Moth, che letteralmente significa ‘falena zingara’.
Ma la vera avventura di Chichester arriva grazie al Gypsy Moth IV, una barca che è entrata nella storia. Parte il 27 agosto 1966 da Plymouth e vi ritorna dopo 226 giorni, il 28 maggio 1967, dopo aver compiuto il giro del mondo fermandosi unicamente a Sydney, in Australia, primo uomo ad aver circumnavigato il globo doppiando tutti i grandi capi:Capo Horn, Capo di Buona Speranza e Capo Leewin. Lo stesso aveva fatto Joshua Slocum, pur senza doppiare Capo Horn e passando a nord dell’Australia, impiegando oltre tre anni.

L’impresa gli merita il titolo di ‘Sir’ e torna a dare alla marineria da diporto inglese un lustro che stava perdendo a favore dei francesi. Per la cerimonia la regina Elisabetta II usa la spada usata dalla sua illustre omonima diversi secoli prima per nominare cavaliere un altro Francis, il famoso Drake, primo inglese a circumnavigare il globo. Nel 1967 Chichester è celebrato anche con un francobollo da uno scellino, che lo ritrae a bordo della Sua Gypsy Moth IV, raro onore tra i vivi e non di sangue reale.

Nel 1970Chichester tenta di navigare 4000 miglia in 20 giorni, ma fallisce l’obiettivo di un giorno. In ogni caso riesce a percorrere 1000 miglia in 5 giorni, nel Mar dei Caraibi, dimostrando così che è possibile navigare oltre la soglia delle 200 miglia al giorno, ancor oggi un traguardo di tutto rispetto per le barche da crociera.
Muore a Plymouth il 26 agosto 1972.

Pubblicheremo l'autobiografia di Francis Chichester